L'adunata dei Refrattari

Articolo

di

Venerio Cattani

 

 

L’Adunata dei Refrattari Era questo il titolo di un antico giornale anarchico di New York. Gli anarchici di allora erano molto piu’ simpatici della sinistra alternativa di oggi : ma il titolo puo’ andar bene, adattarsi all’adunata di Piazza Navona, dando al termine di “refrattari” il significato di “quelli che non capiscono e non vogliono capire”. E’ dal 1912 che la Sinistra degli esagitati (allora guidata da Benito Mussolini al Congresso socialista di Reggio Emilia) devasta la societa’ italiana e le impedisce di diventare una societa’ democratica e progresita come quella deghli altri paesi europei nostri vicini e consimili. Dopo il ventennio felice di Turati e Prampolini , tra il 1892 23 il1912 , il socialismo italiano venne travolto prima dai massimalisti, rivoluzionari delle chiacciere, poi dai comunisti, poi dai fascisti ;mentre l’Europa andava avanti col revisionismo di Bernstein e di Beveridge poi la socialdemocrazia, poi Bad Godesberg , e dopo di allora la socialdemocrazia regalava al mondo (occidentale) il mezzo secolo piu’ ricco, relativamente felice e relativamente pacifico della sua storia . Ma la Sinistra massimalista rispunta sempre, per una causa o per l’altra, in realta’ senza un motivo razionale , ma solo erche’ l’uomo ha bisogno di sognare , farsi del male e illudersi. Il “mondo nuovo”, l’uomo nuovo ( si’, quello di Sralin) , tutte le favole edificanti che la religione ha gia annunciayo ed esplorato da millenni. E cosi’ si spiega il disastro del fascismo, l’apocalisse del comunismo ; o il fenmeno incredibile per cui in una Italia che non era mai stata cosi’ benestante e ricca, negli anni 60 e 70 , si impone prima il massimalismo sinacale e parastudentersco del 68, poi il terrorismo fosco e pazzesco degli anni 70. E ora, all’indomani di una clamorosa sconfitta che ha messo knok down la Sinistra per almeno dieci anni a venire, anziche’ analizzare con umilta’ e senso critico la debacle elettorale , si ricomincia daccapo , con i comizi, i girotondi, gli scioperi. Non si accetta il verdetto elettorale, che e’ stato chiarissimo ; non ci si chiede per quali ragioni politiche e sociali sia ’ avvenita la grande frana. Semplicemente, non si ammette che il popolo abbia ragione e che altri sia stato legittimato dal voto a governare. La cosiddetta Sinistra che si riunisce doggi in Piazza Navona ( e prevediamo che sara’ numerosa perche’, come diceva Nenni “ le piazze sono piene ma le uirne sono vuote ) e’ composta da tre strati. Uno e’ quello degli esagitati che ascoltano solo se stessi e le loro manie , una razza fuori del mondo che crede fermamente di essere stata eletta da Dio per governare e giudicare ; un altro strato e’ quello degli ignavi e degli incapaci, trasformisti raccolti nel P.D. ma che soffrono terribili mal di pancia se non partecipano a una manifestazione di piazza ; e infine un pericoloso strato di furbacchioni reazionari e giustizialisti , guidato da Di Pietro. Quest’ultimo e’ lo strato piu’ pericoloso, perche’ consapevole e conseguente , mussolinianamente deciso a prendere la testa della sinistra per portarla a destra. Per nostra fortuna, mentre Musslini era un esperto demagogo socialista, un domatore di masse, Di Pietro e’ un ruvodo condizionato dalla cultura maniacale e borbonica tipica dei magistrati. L’obbiettivo di questa brava gente e’ apparentemente Berlusconi, ma nel frattempo e di fatto, e’ di demolire Veltroni , che gia’ e’ a mezza cottura, e di minare il prestigio del Presidente Napolitano , incolpato di troppa pruidenza e cautela . Opportunamente il rinato minuscolo Partito Socialista, ha proposto una contromanifestazione di muto e ordinato sostegno al Quirinale. Peccato che i socialisti, stritolati dal P.D., siano ridotti allo stato larvale , perche’ la manifestazione di sostyegno a Napolitano meriterebbe un largo consenso per dimostrare che l’odio e il livore non hanno prevalso e che nei dintorni della Sinistra c’e’ ancora qualcuno con la testa sulle spalle. Venerio Cattani

VENERIO  CATTANI (vcattani@aliceposta.it)